martedì 17 settembre 2013

Analisi Tromso-Rosenborg 15 settembre 2013

Lo spettacolo che è andato in scena contro il Tromso è stato uno dei più avvilenti mai visti. Gioco inesistente , un primo tempo in balia degli avversari (che ricordiamo stanno lottando per non retrocedere) e un secondo tempo giocato con pochissima cattiveria hanno portato ad una inevitabile sconfitta che riapre lo scontro per la vetta con lo Stromsgodset. Nielsen in attacco non fa il suo dovere, si muove poco. Sulla trequarti Chibuike non azzecca un movimento, un passaggio, un dribbling, nulla. Sulle fasce forse l'unica nota positiva, per quanto possa essere ritenuta positiva una tale prestazione. Svensonn e il vecchio Dorsin spingono molto, ma quando, quelle poche volte, riescono a mettere il pallone al centro, nessuno la prende. La difesa viene colta quasi sempre di sorpresa, e sembra che anche gli stessi tifosi del Tromso fischino la prestazione della squadra di Trondheim (per tutta la partita il centrale di difesa Stranberg viene fischiato). Significativa solo un' occasione su cross dalla destra nella seconda metà del secondo tempo. Non è ancora detta l'ultima parola sul campionato, ma se il Rosenborg dovesse continuare in questo modo, non meriterebbe la vittoria. Né probabilmente l'avrebbe. I tempi di Strand e Brattbakk si configurano sempre più legendari, in confronto a questa squadra. E il Tromso non è il Milan. Né tantomeno il Real Madrid.

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